lunedì 11 giugno 2012

Il pagliaccio


Fare il pagliaccio non è facile.
Far ridere è complicatissimo.
E ogni giorno trucchiamo il nostro volto con il cerone bianco, indossiamo il naso rosso, la parrucca gialla e andiamo in scena, su quello che è il palcoscenico della vita.
A volte mi rendo, tristemente, conto che la linea che divide la realtà dalla fantasia è davvero sottile.
Per andare in scena facciamo infinite ed estenuanti prove e spesso il risultato è godibile e anche se in minima parte, possiamo dirci contenti del nostro lavoro. Ma nella vita? Cosa accade quando non siamo pronti per il grande debutto? Siamo ancora absolute beginners? Non avremmo potuto studiare di più, non abbiamo potuto ripetere i passi perchè in fondo non li conosciamo. E se un'amica nel bel mezzo di una placida serata fugge per cercare di trovare se stessa e darsi delle risposte, ti rendi conto che non esiste un copione. Ma che tutto in fondo è solo una fregatura. Un'amica ritrovata, un'amica che tenti di salvare e il corteo di maschere che ci osserva muto. Mi accorgo solo ora che se siamo su questo schifo di terra un motivo ci sarà, se ci affanniamo, se ci torturiamo per far funzionare tutto forse serviamo a qualcosa. Ma a cosa? Sarà servito prendere la macchina per andare a gridare del perduto amore sotto la casa di un pazzo con disturbi ossessivo-compulsivi? Sarà servito accogliere fra le braccia il dolore di un uomo, il tutto segretamente, per non farlo sapere all'altra? Sarà servito consolare il figlio del tipo deluso dalla vita e dal mondo? Per ognuno di questi casi, la risposta è NO! Assolutamente no. Non serve a niente aiutare, riaggiustare, incollare, consolare, proteggere ed infine annientarsi perchè nessuno può ricambiare un amore troppo grande, un amore disperato è inestimabile perciò non catalogabile, non vendibile, non cedibile, è solo archiviabile. Meglio indossare la maschera del pagliaccio e fingere che tutto vada bene, che siamo in fondo felici e non importa se la ballerina è fuggita con il domatore di elefanti, the show must go on!
Perciò da bravi attori se non riusciamo a ridere ci disegniamo un bel sorriso finto sulla faccia e regaliamo fiori ai bambini.
La fantasia è meglio della realtà.
Allora chiudo gli occhi e penso che il mio finto sorriso sia vero!
Buonanotte miei cari mostri e in bocca al lupo.

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