venerdì 10 agosto 2012

100 anni di rabbia


C'è posta per te!
Magiche paroline per noi poveri cybernauti ancorati a questa triste realtà, fatta di notifiche, messaggi, e-mail e tutto ciò che ci mette in contatto con l'intero globo terra-acqueo.
Un'altra sigaretta si consuma da sola nel posacenere... Nuvole grigie di fumo si dissolvono nel buio.
Pensavo alla fragilità umana e al suo giusto contrappeso, la forza. Siamo capaci di tirare un bus con la forza della disperazione e ci facciamo abbattere da un movimento impercettibile come le ali di una farfalla.
Ma cosa inseguiamo in fondo? L'amore? Il successo? La fama e la gloria?
Ma esistono davvero tutte queste cose?
Non ne sono più tanto convinta ormai da tempo.
Un altro beep e subito sentiamo la marcia nuziale diffondersi nell'aria.
Abbiamo scambiato i rapporti usa e getta per i veri sentimenti?
Un altro messaggio in arrivo e subito immaginiamo di essere diventati i re dell'universo.
Come vampiri o zombies ormai andiamo a fare la spesa alla salumeria sotto casa, con il cellulare attaccato alle nostre nocche, il dito pronto sulla linea di partenza. "Un etto di cotto grazie" e intanto digitiamo parole senza senso allo sconosciuto di turno.
Ma cosa è accaduto da quando Rossella O'Hara inseguiva il suo Ashley?
Si sono invertiti i ruoli e insieme alla parità dei sessi abbiamo ottenuto il libero accesso al libertinaggio senza pudore. Merletti e crinoline farebbero ridere, ma in fondo sogniamo ancora il bacio che ci risveglierà dal nostro sonno eterno.
Da brava lettrice quale sono mi rendo conto che in fondo i buoni sentimenti vendono ancora, se poi sono infarciti di qualche dettaglio "pruriginoso" è ancora meglio.
50 Sfumature di grigio spopola nelle librerie e negli scaffali degli autogrill insieme a Conan Doyle e pochi altri.
L'ho letto, incuriosita da tanta popolarità e devo dire che ne sono rimasta disgustata.
Ma noi giovani donne del nuovo millennio ancora sogniamo il principe azzurro? Che poi di azzurro non ha proprio niente. Scritto con sapiente banalità la storia avvince il lettore, che spera in qualche pagina piccante e invece si ritrova davanti alla più banale storia d'amore che si sia mai vista. Lui, lei, contrastati da qualche misero problema fino a giungere al tanto agognato "...e vissero felici e contenti".
Tutti questi anni di lotte, proteste, letture "emancipate" e siamo in fondo rimaste ancora al punto di partenza.
Sono semplicemente senza parole.
"Fenomeno editoriale" se sento di nuovo queste parole, vomito all'istante.
Si dice che dalla storia si impara sempre, in realtà credo che la storia non ci insegni proprio niente; in fondo ci sono sempre i corsi e ricorsi storici. Se le crinoline non fanno più tendenza anche Orgoglio e pregiudizio dovrebbe essere ormai desueto, invece cosa succede? Le scrittrici di oggi ci vendono un classico dell'800 in salsa moderna. Se Edward Rochester ci ha fatto battere il cuore al ritmo della sapiente scrittura della Bronte, non potevamo non essere affascinate da Edwad Cullen di Twilight. Orrore, orrore, la scrittrice non ha neanche un pò di fantasia. E come il protagonista di 50 sfumature di grigio che si rifà a tutti gli antieroi della letteratura classica. Noi siamo lì ad aspettare la magica conversione del protagonista, da terribile antieroe nero a principe azzurro sul cavallo bianco. Ma che schifo!
Eccoci lì, sognanti con un sorriso ebete stampato sul viso, ad aspettare il nostro principe azzurro post-moderno. Siamo così puerili? Dov'è finita la buona letteratura?
Quella che purtroppo non diventa un fenomeno editoriale, quella che ti cattura con un lessico ricercato, la letteratura che fa sapienti giri e ti strappa il cuore dal petto...
Mi sa che mi sono svegliata nel secolo sbagliato. Posso imprecare? Meglio di no.
I rapporti umani sono diventati sempre più difficili e forse in un momento storico abbastanza difficile, in fondo abbiamo bisogno dell'happy end, che purtroppo non arriva mai, nè mai lo farà.
Ho smesso di sognare il principe azzurro, sogno solo un bel fucile a canne mozze da puntare su tutte quelle persone che infastidiscono il mio piccolo mondo antico.
Non voglio l'uomo che mi porti le rose, non sogno l'anello, nè l'abito bianco.
Non voglio l'uomo che mi salvi (tremendo concetto da non formulare mai nemmeno a se stessi dopo i 30 anni), nè attenzioni stupide. Non voglio più beep che disturbino la mia mente altalenante.
Mi fanno schifo i buonisti e gli happy end, se sogno ad occhi aperti leggendo Romeo e Giulietta è perchè non c'è alcun lieto fine. I miei occhi non sono proprietà di nessuno, nè le mie braccia, ma soprattutto il mio cuore è terra di nessuno.
La mia realtà non è quella di tutti, vivo in un mondo dove principi e principesse non ci sono più e ne sono contenta. Ho scambiato le fate per un paio di manette. Legherei ad una sedia tutti quelli che vorrebbero catturarmi e la mia vendetta non avrebbe alcun "dolce sapore".
Non chiedo di essere compresa, in fondo non me ne frega niente del parere altrui.
Chiedo solo un pò di pace, un pò di serenità, un porto sicuro dove spegnere il cellulare e leggere 100 anni di solitudine. Nella mia pace notturna, in compagnia del mio corvo, quello che sorveglia ogni mio movimento.
Faccio tutto questo con il fucile carico, accanto a me.
Le manette le ho preparate.
Attenti. La mia vendetta sta per compiersi.
Sono un mostro e fiera di esserlo.

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