martedì 18 settembre 2012

Legami!

Che cosa vedi? Le macerie di un palazzo, illuminate dalla luce gialla di un lampione solitario. Pezzi di intonaco scrostato e rovinato a terra. Cubi di cemento e feritoie arrugginite. Che cosa senti? Nulla. Le macerie hanno invaso tutto lo spazio possibile. E' finito tutto sotto la polvere grigia, sotto la calce, sotto gli schiaffi. Mi hanno aperto il torace e sul petto mi è rimasta una croce di carne marcia. Dimmi ancora che cosa vedi. Una scala di legno rotta e abbandonata all'angolo della strada. La luce gialla è diventata sempre più fioca. Nessun passante, neanche un'ombra. Cosa vedi allo specchio ora? Le mie lacrime, ma questa volta mi hanno rigato il viso di nero. Vedo i miei piedi scalzi camminare su e giù sul pavimento freddo. Le macerie hanno raggiunto anche la mia casa, le mie braccia, il mio cuore. Le mie labbra sono gelide. Al posto della lingua una sottile lastra di ghiaccio. I tuoi schiaffi non hanno più alcun sapore. Le mie mani intorpidite non riescono più a raggiungere il tuo viso. E' tutto così lontano. Alieno e perduto. Il palazzo è stato abbandonato, perchè come il cuore è diventato pericolante. E' una caverna vuota e fredda. Il sangue è fuggito via tutto. Al suo posto c'è solo ruggine e vernice nera. Quanto tempo sono rimasta lì? Legata ai tuoi abbandoni, ai tuoi addii, alle sbarre della mia prigione... Quante volte ancora abbasserò la testa di fronte al tuo ordine? Quante volte ancora resterò su quelle macerie, illuminata dalla gialla luce della notte liquida, cullata dalle tue parole, senza poterti toccare. Cercavo i miei sogni e ho trovato il dolore. Cercavo un sorriso e ho trovato solo lacrime. Cercavo la felicità e ho trovato la mia bara di ghiaccio. Che sapore hanno ora le tue lacrime? Il sapore del cianuro!

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