domenica 2 settembre 2012

Besame Giuda!


Siamo tutte mediamente isteriche, esaurite, pretenziose, bigotte, ingenue, infantili, puttane e sante.
Conosco gli scopi indegni degli uomini come tante mie altre colleghe.
A cosa serve fare tutto per amore se non c'è mai una ricompensa?
Dove ci porterà il nostro amore incondizionato se dopo tanto tempo riceviamo solo una banalissima riconoscenza? Si prova riconoscenza per il ragazzo che ci porta la spesa a casa o l'amica che ci sopporta in un momento di debolezza. E' impensabile che il grande amore della nostra vita provi riconoscenza dopo che abbiamo svenduto il cuore al mercato delle pulci pur di farlo giocare con le macchinine.
Come un bambino cocciuto e viziato lo abbiamo allevato fino ad ottenere il suo nome sull' invito all'ennesimo funesto matrimonio, invece dell'anonimo +1 che ci ha accompagnate per tutta una vita. Abbiamo subito raggiri e tradimenti, ci siamo coricate accanto alla serpe strisciante, abbiamo creduto che il moccioso avesse bisogno di svago e come la miglior equilibrista del circo Orfei ci siamo messe a passeggiare sulla corda tesa, fingendo di non aver paura dell'altezza vertiginosa. Per amore, solo per amore. Abbiamo cambiato modo di pensare pur di piacere ad un uomo che sistematicamente ha tramato alle nostre spalle. Si dice che l'esperienza sia una grande maestra. Io non lo credo più. Eh si... perchè continuiamo a sbagliare, a fidarci del Giuda di turno che bacia le nostre membra assopite. Quando finalmente riusciremo a fare tesoro di tutte queste esperienze? Quando finalmente saremo capaci di ripagare il verme con la stessa moneta? Forse per noi socie del club "Sesso debole" è geneticamente difficoltoso diventare codarde e bugiarde, non voglio dire che non ci siano tali esemplari, ma solo che noi abbiamo bisogno di dire che siamo innamorate, abbiamo bisogno di chiamare le cose con il loro nome e di dare sfogo al nostro animo vittoriano, ormai sepolto. In un classico triangolo la donna resiste poco e quasi sempre nel giro di qualche mese mette le carte in tavola; l'uomo, invece, come il più grande giocatore di poker vivente, riesce a bluffare per anni. Questo è sintomatico del fatto che per gli uomini è molto più comodo tenere i piedi in più scarpe.
Perchè dopo anni di lotte e battaglie, ancora oggi gli uomini che inseguono una gonnella dietro l'altra vengono chiamati Casanova o Don Giovanni, nomi che richiamano nell'immaginario collettivo uomini che scavalcano balconi per passare una notte d'amore con la donna di un altro; mentre all'alter ego femminile vengono affibbiati epiteti ben poco romantici o cavallereschi?
Eva indusse Adamo a peccare, la Maddalena era una prostituta, Elena di Troia fece scoppiare una guerra, Messalina, Maria Antonietta, Anna Bolena e via dicendo...
Tutte donne discutibili sicuramente, ma senza dubbio affascinanti.
Immagino Casanova che si toglie la parrucca incipriata, il pantacollant e il neo finto per conquistare la sua ultima vittima. L'immagine è senza dubbio comica. Direi grottesca.
Ma sono anche convinta che tutte queste donne abbiano dovuto sopportare i continui tradimenti dei loro compagni, perciò tutto sommato, giustificate.
Chi mai sopporterebbe un Enrico VIII grasso e presuntuoso che ogni sera ti guarda con occhi maliziosi?
La posta in gioco è alta (perdere la testa e non in senso letterale, credo sia quanto meno doloroso), ma al posto di Anna Bolena, chiunque si procurerebbe 10 amanti.
Se in un noto film, Totò accendeva candele davanti al ritratto del famoso barbablù francese Landrù, noi donne, chi dovremmo venerare?
Ma la storia non insegna niente e noi da brave recidive ci diamo al prossimo Giuda che ci conquista con false promesse e falsi sorrisi.
Perseveriamo a farci tagliare la testa ogni volta.
Mi piace pensare ad un capovolgimento dei ruoli. Ad una donna che si comporti esattamente come un uomo.
Forse sta già accadendo!
Non dovremmo più baciare Giuda, ma tirare fuori dalla nostra borsetta una di quelle pistole piccole, ma letali. Dovremmo imparare a giocare al loro stesso gioco perverso.
Sono sicura che l'amore vero è un altro (se esiste). E forse dopo un certo numero di Giuda arriverà quello che non saremo costrette a soffocare con il cuscino, quello che baceremo con entrambi gli occhi chiusi. Quello che ci amerà anche durante le nostre fasi isteriche.
Sopportare Giuda ci ha sicuramente fortificate e adesso siamo cresciute, siamo più scaltre e siamo in grado di riconoscere tutti i sintomi del traditore, siamo capaci di ucciderlo in diversi modi e se non dovesse bastare il cianuro possiamo sempre seppellirlo sotto il peso della nostra biancheria intima.



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