domenica 16 settembre 2012

Marry me or...bury me?

Abbiamo scelto di accessoriare il nostro abito da sposa o la nostra bara? Pizzo, satin o semplice raso? Non c'è molta differenza in fondo. Se apparecchiamo il nostro letto come se fosse la tavola di capodanno, alla fine del viaggio agghindiamo anche la nostra bara di morbido satin rosa. Tutto sommato non c'è molta differenza fra le due cose. Matrimoniando qua e là ho scoperto che si hanno più possibilità di incontrare il principe azzurro alle cerimonie funebri che ai ricevimenti nuziali. Del resto in entrambe le situazioni l'ipocrisia è elevata all'ennesima potenza. Mai di bianco alle cerimonie nuziali e sempre il nero a quelle funebri. Siamo davvero esseri soprannaturali a volte. Ma il matrimonio non dovrebbe essere una faccenda privata? Invece ci facciamo prendere la mano e da bravi attori scegliamo il miglior teatro possibile. Recitiamo già tutti i giorni, ma quel giorno siamo candidati al premio oscar. Miglior abito di scena, miglior interpretazione, etc... Per non parlare degli invitati. Una fiera da circo sarebbe meno colorita. Fuxia, giallo ,turchese, ma che fine hanno fatto i colori da cerimonia? Il classico grigio per esempio? Trucco, borsa e abito degni della peggior Dita Von Teese. Incredibile, ma come fanno le persone a prendere la magica decisione? In tempi così liquidi come si può scegliere il matrimonio? Forse è solo un modo per superare un momento di imbarazzante silenzio? Quando la coppia non ha più niente da dirsi, ad un tratto lui e lei decidono di sposarsi, così avranno qualcosa di cui parlare per tutta la vita. E gli invitati qualcosa di cui s-parlare per tutta la vita. Ma del resto, noi invitati, quando saremo mai contenti? Mi sa che preferisco ancora i funerali. Da domani presterò attenzione a tutti i necrologi degni di nota. Ma in fondo preferisco l'odore della pioggia e un thè caldo allo stress delle partecipazioni su carta d'amalfi. Preferisco accoccolarmi sul divano e gustarmi il mio gelato alla granella di litio. Siamo sempre alla ricerca del grande amore? O alla ricerca dei grandi amanti? Sposami o seppelliscimi? E' la stessa cosa in realtà. La firma sul contratto è simile ad una condanna a morte. Ma noi siamo coscienti della tragica situazione? Oppure in ginocchio davanti alla ghigliottina decidiamo volontariamente di slacciarci il colletto? Troppe possibilità concesse, troppi risentimenti, troppi dolci e troppi confetti. Finiremo grasse e depresse in compagnia del nostro prossimo compagno di loculo? Io scelgo un bell'abito nero come la notte corredato di rose rosso sangue. Non credo nei legami, non credo nei matrimoni, non credo nel satin nè nel raso. In fondo noi donne moderne non abbiamo nulla di virginale, perciò perchè infilarsi nell'abito bianco solo per mostrare al mondo che abbiamo accalappiato il solo esemplare maschio? Riesco a sentire ancora le mascelle degli invitati che masticano gamberetti e battute al vetriolo sui due poveri condannati a morte. Che ironia se penso che quando gli sposi attraversano la navata, sembra che si dirigano al patibolo con il sorriso stampato sui loro terrei volti. Se prima ci si sposava per esigenze di vita, perchè lo facciamo ancora oggi? E' un contratto a sancire realmente l'amore tra due persone? E se c'è davvero l'amore ed è una faccenda privata perchè vogliamo a tutti i costi condividerlo con 200 invitati affamati? Meglio giocare a scacchi con la signora con la falce. Preferisco restare a guardare il corteo delle damigelle che invidiano la prima attrice. In fondo è molto più divertente avere idee ciniche e mettere in imbarazzo qualche invitato. Se "finchè morte non vi separi" porta soldi a fiorai, fotografi e sarti ancora crediamo alla favola di Cenerentola? Io credo ad una bara accessoriata di tutti i comfort, tv via cavo, cappuccino e sigarette. In fondo chi l'ha detto che il vero amore dura tutta la vita? Non è valida la frase "finchè morte non vi separi" ma piuttosto "finchè uno dei due non seppellisce l'altro...vivo".

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