lunedì 30 luglio 2012

Lollipops and crisps


Il vero amore è quello fatto di lecca lecca e patatine, è quello che ha il sapore della gioventù, anche se hai 60 anni. E' una bomba posizionata nella gabbia toracica. E' come se ti avessero tolto qualsiasi tipo di sostegno. Non c'è più la gravità, non c'è più il pavimento. Il vero amore è quello che dura un attimo, è quello che ti porta via la ragione, è quello che ti fà bere cianuro a colazione, è la consapevolezza di avere un cervello malato. E' una sorta di gioco perverso in cui decidiamo volontariamente di farci malmenare il cervello e anche se i lividi non ci sono li senti come se te li avessero tatuati in 100 posti diversi, 100 mani diverse. E' come una corsa infinita in cui la spossatezza non si sente. Possiamo essere tutto questo? Si, siamo esseri perfetti con sentimenti imperfetti. Siamo in grado di distruggere ogni piccolo castello di sabbia costruito con cura per tutta una vita, in 10 secondi. Siamo capaci del più grande dolore e del più grande amore. Ma cosa accade quando la fonte del nostro amore non si accorge del tumulto che avviene proprio sotto i suoi occhi? Succede che andiamo in pezzi, in tanti piccoli pezzi colorati, come quelli delle vetrate delle chiese, come i caleidoscopi con cui si gioca da piccoli. Diventiamo miseri cocci che graffiano il pavimento. In questi casi non si può far altro che voltarsi e andare oltre. Il dolore passa e anche se ci sono i lividi, un giorno la nostra pelle sarà pulita, le ferite si saranno rimarginate e non ascolteremo più quella voce interiore che ci vuole claudicanti perenni. I giochi dei bambini sono stati una preparazione per i giochi che avremmo praticato da adulti, ma senza le istruzioni per l'uso. Abbiamo ancora paura del buio? Non più. Adesso abbiamo paura della luce. Quello che vediamo alla luce del sole ha perso ogni attrattiva. In fondo forse la fonte del nostro amore non è che un gioco mal funzionante, è una corda spezzata, sono i pattini senza le rotelle. E' una macchinina che non può più trasportare un cuore, divenuto ormai troppo pesante.
I miei lecca lecca sanno di arsenico e le patatine qualcuno ha dimenticato d'imbustarle.
Ma credo ancora che "True love lives on lollipops and crisps...".
Forse un giorno l'amore arriverà (o ritornerà) a cavallo di una motocicletta nera, con i lecca lecca colorati in una mano e
il cianuro nell'altra. Sarà affascinante come la morte e avrà gli occhi profondi come il mare.
In fondo se siamo noi gli artefici del nostro destino, siamo noi che chiudiamo le manette attorno ai nostri polsi sottili. Siamo carnefici di noi stessi. E scegliamo di giocare ai giochi degli adulti con il nostro cervello di bambini. L'amore è un sonetto incompleto. In fondo chi sono io per poterlo dire?
Sono solo un mostro che aspetta i lecca lecca colorati.

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