sabato 23 marzo 2013

Abbraccio spezzato

Non riuscirò mai a raggiungere i tuoi pensieri. L'inabissarsi del tuo tormento. Costantemente in pena. Sempre silenzioso. Sempre troppo distante per me. E se il tuo sguardo riuscisse solo per un istante a parlarmi? Se per una piccola frazione riuscissi a comprenderti. Non voglio più il mare nei miei ricordi. Non voglio più tutto quell'azzurro che colpisce come una pugnalata in pieno petto. Non voglio più che i tuoi occhi... Non voglio più. E poi quell'abbraccio. Una stretta che sa di morte. La morte della mia carne, sempre troppo affamata, sempre fremente. Sempre arresa. E tremano le tue mani. Fredde e ferme sulle mie spalle. Per qualche attimo lunghissimo abbiamo danzato, sulle tue note, in tutto quell'azzurro, sulla riva incuriosita. Anche i gabbiani, curiosi, spiavano i nostri passi, piccoli e sempre incerti. Era come muoversi sulle punte dei piedi senza sentire alcun dolore. Ma il dolore è tornato e ha invaso ogni cosa. La spiaggia e il mare, i gabbiani, l'orizzonte. Ancora quel dolore che porti dietro le palpebre. Nella testa che non riesce a fermare le cose. Nelle mani che non trovano pace in nessun porto. Un dolore antico? Un dolore che sa di te e dei tuoi silenzi. Un dolore che versa lacrime copiose e dense. Ancora una volta hai infilato le mani nel mio petto e hai strappato il mio cuore. In un solo colpo. Con un'unica abilissima mossa. E sulle tue mani questa volta non c'era sangue, ma lacrime nere come la pece. Riuscirò a capire i tuoi silenzi un giorno? Potrò toccarti senza avere paura. Ho paura che il mio tocco ti faccia sparire, che ti porti via la vita, che ti faccia così male. Non posso guardare quella sofferenza. Mi distrugge ogni volta. Vorrei usare l'incanto per portarla via da te. Vorrei prenderla per me. Vorrei non vederla più sul fondo del tuo sguardo smarrito. Vorrei... Ma non so come. Non conosco il sortilegio per farlo. E vorrei solo morire ancora nel tuo abbraccio. Come la falena che si avvicina alla fiamma, mi avvicino dimenticando quel dolore, ma tutte le volte mi prende il viso, mi scuote, mi mozza il fiato, come l'acqua gelida del mare in pieno inverno. Mi avvicino e non m'importa di morire tutte le volte. Voglio morire nel tuo abbraccio di lacrime. Amore malsano. Amore di morte. Amore privo di amore. Amore zoppo, ma più bello del mare. Amore con le cicatrici. Amore senza battaglia. Stringimi nel tuo abbraccio sbagliato ancora una volta.

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