giovedì 19 luglio 2012

Enjoy the silence


Ma quant'è gradevole il silenzio!
La vita ci risucchia costantemente in un maelstrom di chiacchiere spesso inutili. Siamo costretti a parlare, per lavoro, per dovere, per educazione. C'è sempre un motivo e capita molto raramente di parlare per il piacere di farlo. Mi piacciono le parole. Il mondo lo vedo fatto di parole e quasi mai di numeri. I numeri sono freddi, le parole possono esserlo, possono essere qualsiasi cosa, dolci, amare, placide, bucoliche, etc...Si può descrivere la bellezza di un albero con poche, semplici parole, con i numeri non si può fare. Eppure capita che i momenti di silenzio ci mettano in difficoltà spesso e volentieri. Il silenzio può essere assordante più di una folla di persone. Non sempre il silenzio sa essere gioioso, ma quando capita quel momento di silenzio che sa dire più di mille parole, allora e solo allora mi sento in difficoltà. Da bravo cactus quale sono questi attimi mi lasciano senza fiato e finalmente senza parole. Provo una sorta d'imbarazzo primordiale, come quando da bambini prendiamo parte ad una discussione tra adulti e non riusciamo ad esprimerci.
La gioia del silenzio. Sembra una sorta di realtà parallela, che non ci appartiene.
Se penso che siamo fagocitati tutti i giorni da pubblicità, chat, parole su parole, interviste e tavole rotonde. Parliamo di verità assolute e vomitiamo rancore sempre. In fondo è tutto una finzione. Dal momento in cui proferiamo la prima parola è un continuo parlare, parlare, parlare. Anche sul letto di morte terremo il nostro discorso più bello? Penso che ogni istante vissuto in silenzio sia più prezioso di qualsiasi altra spiegazione analitica su un dato argomento. Eppure gli attimi silenziosi che attraversano la nostra vita ci scombussolano più di un giro sulle montagne russe. Le parole sono violente come dicono i Depeche mode, perciò dovremmo consacrarci alla gioia del silenzio e goderci l'attimo.
Ma perchè dobbiamo sempre spiegare ogni cosa? Potremmo non dire nulla e guardarci negli occhi.
Detesto tutte quelle parole che spendiamo inutilmente. Dovremmo essere più avari e dedicarci più alle sensazioni. Ci sono persone che pur di non dire la verità in 4 semplici parole, preferiscono dedicarsi al loro esercizio di stile più riuscito: la menzogna gratuita. Una verità avrebbe breve durata, invece avvalorare una tesi fasulla, necessita di tante e tante parole preconfezionate al supermercato della fantasia.
Adesso tutto è silenzio. E' tutto più lento e calmo perciò in questi casi le parole sono davvero superflue. Adoro la notte perchè mi permette di non parlare più ma di godermi la gioia del silenzio, quando solo io sono sveglia in una casa addormentata. Ogni cosa è stata sistemata, tutto è stato accantonato, ci sono solo io in una notte liquida, i cani riposano nelle loro tane e i gli esseri umani sono stati rapiti da Morfeo in persona. Io no. Io sono un animale notturno che riesce a scavare dentro il buio pesto delle non-parole. Amo tanto questo silenzio, quanto gli occhi neri e profondi che vedo quando chiudo gli occhi.
Ho tirato le tende e spento ogni luce, la mia bocca è serrata e le mie mani corrono veloci sulla tastiera.
La gioia del silenzio.
Silenzio.
Basta con le parole inutili.
Basta con i codardi che continuano a mentire.
Lasciatemi al mio personale silenzio notturno...
Non ho più voglia di parlare.
Ho solo voglia di silenzio ad oltranza.


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